Metti che in una sera di Agosto ti arriva un ospite a casa dalla Sicilia, da Catania per la precisione. E metti che ti chiede di voler gustare un'ottima e squisita pizza napoletana, dove la porti? Pensi di doverti lambiccare il cervello per non fare una brutta figura perchè anche a Napoli, la patria della Pizza con la P maiuscola, ti potrebbe capitare una sòla. Niente paura. Hai già nella mente prefissato il percorso, unico ed imprescindibile quando si parla non di pizza ma della "pizza". E sei già a Secondigliano, memore del fatto che mentre gli altri fanno show, da Gennaro si mangia la vera pizza napoletana, quella che si tramanda da quattro generazioni di pizzaiuoli, i del Buono. Generoso junior e suo figlio Gennaro, che continuano imperterriti a sfornare pizze genuine, fatte a mestiere, con una buona lievitazione ed una cottura perfetta. Li, la pasta si lavora ancora a mano e si usa solo farina normale e senza temperature controllate. Tutto naturale, segno di grande vera e verace tradizione. Niente show, solo qualità. Usciamo dalla pizzeria e leggo negli occhi della mia ospite che ho fatto centro. Sono sicuro che al più presto sarò ripagato, come minimo, con un arancino della salumeria Scollo o di Savia a Catania, un'altra delle prelibatezze del nostro sud a cui non si può rinunciare mai. Una eccellente pizza e uno squisito arancino sono un'esperienza gastronomica incredibile. Va dove ti porta il palato anche se per gustarle entrambe devi percorrere quasi 600 chilometri.
In foto: Fantasie a colori di "Gennaro" con Prosciutto di Parma, scaglie di Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala DOP, Pancetta affumicata, rucola e straccetti di salsiccia. Cornicione ripieno a scomparto con peperoni, melenzane, zucchine e friarielli. Il tutto condito con olio extra vergine di oliva italiano.
Antonio Pianelli