Anche per quanto riguarda la vista i cani vedono un mondo molto diverso dal nostro. La nostra vista è più ricca e variegata, riusciamo a vedere molte più sfumature del cane. I nostri amici a quattro zampe hanno una visione “dicromatica”, quindi più povera della nostra, in un certo qual senso paragonabile a quella dei daltonici, ma ciò non significa che sono totalmente daltonici. I cani vedono viola-blu, giallo e sfumature di grigio poiché a differenza degli umani contengono solo due tipi di cellule dette coni, che gli consentono di rilevare il colore e di distinguere il blu dal giallo, ma non il rosso dal verde. A differenza dell’occhio umano che ha tre tipi di cellule-coni che ci permettono di distinguere le lunghezze d’onda rosse dalle lunghezze d’onda verdi e le lunghezze d’onda blu dalle lunghezze d’onda gialle. In generale i cani sono miopi ma con un campo visivo maggiore del nostro, ai quali offre la capacità di rilevare meglio il movimento, aspetto quest’ultimo funzionale alla caccia, alla guardia e alla difesa. Confrontando la visibilità tra uomo e cane nel vedere un oggetto, il cane vede ad una distanza di 6 metri di distanza mentre l’uomo può vedere a 12 metri di distanza. Alcuni cani come il Labrador Retriver hanno una vista migliore, infatti sono utilizzati come cani guida per ciechi. Mentre i cani che sembrano più miopi sono soprattutto i levrieri e i carlini. Come ben si può costatare il senso della vista della specie cane, nonostante possa essere un difetto al confronto dell’occhio umano, caratterizza questo stupendo animale con le sue fenomenali doti insieme a tutti gli altri sensi di cui possiede, permettendogli di diventare il miglior alleato dell’uomo, nonché migliore amico.
Domenico Esposito