Il Napoli supera la Roma al cospetto di uno stadio Maradona sold out e ritorna al comando della classifica. Non era una partita facile per tanti motivi: 1) la sfida con i giallorossi è sempre stata una gara particolare tanto che una volta veniva definito derby del Sud; 2) la Roma ha bisogno di conquistare punti per risalire una classifica deficitaria che forse nessuno pensava potesse avere in questo frangente del campionato tenuto conto del valore tecnico dell’organico, tanto da affidarsi alle cure del sempreverde Claudio Ranieri dopo l’esonero di Juric; 3) il Napoli doveva conquistare l’intera posta in palio, o al minimo un pareggio, per riprendersi il comando della classifica in considerazione del fatto che Atalanta e Inter negli anticipi avevano battuto i proprio avversari regolandoli a suon di reti; 4) infine, aspetto non certo trascurabile, tornare al successo dopo la netta sconfitta subita dall’Atalanta nell’ultima gara giocata davanti ai propri tifosi. Ebbene, come da previsione, il match non è stato facile, non tanto per il gioco e la pressione dei giallorossi quanto per le difficoltà degli azzurri nel bucare la porta di Svilar. Spieghiamo meglio. Di Lorenzo e compagni hanno avuto pressochè il dominio totale della partita chiudendo dentro la propria trequarti gli avversari con un gioco tambureggiante ed ossessionante. Lobotka, tornato a dirigere l’orchestra dopo le assenze per infortunio, ha fatto girare la squadra facendole ritrovare, gioco e velocità. Al suo fianco un Anguissa rigenerato che “azzannava” qualsiasi accenno da parte romanista di abbozzare trame d’attacco. Sulle fasce Politano e Kvaratskhelia facevano ammattire i difensori avversari incapaci di contenerli. Al georgiano, tra l’altro, capitava al 2’ la grossa occasione per sbloccare subito la partita. Un traversone partito dalla destra dal piede di Politano pescava tutto solo davanti alla porta l’esterno sinistro azzurro ma il colpo di testa incredibilmente andava fuori. La difesa azzurra faceva buona guardia con i due centrali a chiudere ogni spazio mentre Olivera e Di Lorenzo tenevano bene la posizione annullando gli sporadici tentativi di El Shaarawi e Dovbyk. Solo una volta al 17’ la squadra di Ranieri riusciva a bucare la difesa azzurra con Dovbyk pescato solo in area ma veniva subito fermato. Allora cosa è mancato al Napoli per sbloccare la partita? La precisione nei cross e nell’ultimo passaggio. Troppi gli errori nel calibrare i cross preda dei giocatori giallorossi tutti arroccati dietro cui si è aggiunto anche il poco movimento degli azzurri a cercare la sovrapposizione e la superiorità in area avversaria. Un assedio asfissiante con palloni che sibilavano davanti a Svilar oppure sfioravano i pali della sua porta. Al 25’ McTominay veniva servito in area ma il tiro era respinto dall’estremo difensore giallorosso. Occorreva dunque trovare il sistema per scardinare il bunker e l’occasione giungeva al 53’ quando Kvaratskhelia apriva il gioco dalla parte opposta servendo Di Lorenzo, il capitano si catapultava in area e faceva partire un cross teso e insidioso su cui si avventava Lukaku che metteva dentro. Da qui però nasceva un'altra partita, già perché il Napoli si abbassava ritornando sul suo brutto vizio di controllare gli avversari rinunciando al suo gioco. Sicchè dal vantaggio di Lukaku fino al triplice fischio finale la Roma, che fino a quel momento aveva visto i sorci verdi incapace di contrastare gli azzurri, ha preso in mano l’iniziativa nella speranza di agguantare l’insperato pareggio. Ci andava molto vicina al 66’ quando Dovbyk su calcio di punizione di testa, sfruttando il salto a vuoto di McTominay, centrava la traversa. Conte dopo due errori di Kvaratskhelia in fase di interdizione decideva di sostituirlo con Neres e dall’espressione del viso ci è sembrato di capire che non abbia gradito. Domanda: ma è mai possibile concedere tanto lusso agli avversari dopo essere andati in vantaggio rischiando di compromettere il risultato della partita dopo un dominio pressochè netto? Non è la prima volta che accade e ci auguriamo che Conte provveda a porre rimedio. Il Napoli oggi, e anche in altre occasioni, aveva l’opportunità di chiudere il match ed invece ha tenuto tutti con il fiato sospeso e non sempre può andare bene.