Per garantire una maggiore accessibilità e fruizione del complesso museale, le attività interesseranno i viali del giardino con la demolizione della pavimentazione in asfalto del viale neobarocco perpendicolare all’accesso alla Biblioteca Nazionale e il rifacimento delle superficie pavimentate in cocciopesto di tufo, secondo un disegno documentato e attento al corretto drenaggio delle acque meteoriche.
“Una temporanea rinuncia per i visitatori del giardino storico, aperto gratuitamente tutti i giorni della settimana, che rappresenta un prezioso polmone verde nel centro storico della città - ricorda il direttore Mario Epifani - Per il grande impatto antropico da parte di un pubblico numeroso ed eterogeneo è necessario un alto livello di manutenzione sul patrimonio vegetale, nonché di un servizio di sorveglianza che lo preservi nel prossimo futuro. Un analogo restauro filologico del verde, basato su uno studio approfondito dei documenti d’archivio otto e novecenteschi, interesserà in parallelo il Giardino Pensile e il Giardino Italia”.
Gli interventi sul Giardino Romantico rientrano nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, finanziato dal Ministero della Cultura e comprendono l’adeguamento degli impianti idrico-sanitario, antincendio e di irrigazione così da garantire una manutenzione costante nel tempo del giardino attraverso l’ottimizzazione e la gestione sostenibile delle risorse.
Anche per la cancellata che lo recinta dal lato di via San Carlo è stato predisposto un capitolo nel progetto di restauro
“Non solo verde ma anche infrastrutture impiantistiche e servizi per offrire ai visitatori una fruizione in sicurezza, consapevole e gradevole - racconta l’architetto Almerinda Padricelli, responsabile del progetto - Il giardino rappresenta un luogo di connessione e di cerniera del complesso monumentale, snodo dei vari istituiti, dalla Biblioteca Nazionale al Teatro di San Carlo. A fine lavori sarà estesa anche a tutti i giardini del Palazzo la connessione wi-fi già presente nel museo, dando ai visitatori la possibilità di accedere a contenuti digitali che illustreranno (grazie all’inquadratura di un QR code) le varie specie arboree, tra cui spiccano veri e propri monumenti del verde”.
Il cantiere di restauro, che si completerà nella primavera del 2025, restituirà la lettura del disegno e dei valori del complesso storico, testimonianza di conoscenze scientifiche, tecniche e botaniche che hanno reso i giardini del Palazzo Reale di Napoli laboratori di sperimentazione nei secoli.