Napoli, 25/07/2015 - “Fiorisco in mezzo ai – miei resti -, incastrata tra i ricordi di tramonti vissuti, tra tutte le tonalità del cielo, tra le sfumature dei nostri sguardi, ormai è tardi. Ti sento, ancora tra i miei respiri ed i nostri respiri. Mostrami ancora le tue lentiggini che ci disegno su costellazioni. Lasciami sfiorare ancora la tua pelle bianca con le dita che ci scrivo su poesie. Io sfioro, tu fiorisci”, scrive “Afraid of my darkness” (paura della mia oscurità), 16 anni, su Tumblr, il social piattaforma di microblobbing, circumnavigato da miliardi e miliardi di anime e creato da Marissa Mayer, l’amministratrice delegata di Yahoo, per capirci. “Afraidofmydarkness”, ”Traimieirestisfioro”, ”Seipolvere”, sono solo alcune delle migliaia di teenagers che uniscono alla passione per la tastiera un modo particolarmente oscuro e peculiare per dircelo: l’autolesione. Allora, tatoo, droga, sesso e rock and roll. Superati alla lunga, roba per anziani ormai. Capiamo bene di cosa si tratta. Ci troviamo ai confini col macabro, ovviamente: queste ragazzine, per lo più donne, in preda a crisi di non-corrispondenza dei loro partner, o semplicemente per attrare l’attenzione di un Mondo che non si accorge della loro esistenza, si procurano degli scempi sui lori corpi, si photoistagrammano e si pubblicano. Lividi, tagli, escoriazioni, ustioni, contusioni e addirittura cuciture con filo ed ago di frasi o di nomi sulle mani, sono i soggetti preferiti di queste teen, con tanto di esclamazioni sotto le foto: “Adorooo”, con qualche “o” di troppo forse. Lo so, siamo ai confini di psicosi buie e stupide di insicurezza. E i genitori di queste Virginia Wolf mancate? Molto spesso questi sono completamente allo scuro di tutto ciò. Questo è il senso di questo pamphlet: perché spulciare senza invadere gli spazi dei propri figli, molto spesso potrebbe permettere di insegnare a reagire in maniera più sana alle delusioni.
Angela De Simone