Mercoledì 18 marzo, per Edizioni Gruppo Abele, esce in commercio La dittatura dell’economia, di Papa Francesco a cura di Ugo Mattei. Una raccolta ponderata di scritti, discorsi ed esortazioni del Papa sul tema dei beni comuni e dell’economia, commentate da un professore esperto di beni comuni. A causa dell’emergenza sanitaria, in attesa della riapertura delle librerie il saggio sarà disponibile inizialmente solo online e nella grande distribuzione.
Guelfi e ghibellini
«Con un ricorso storico ancora non sufficientemente notato dal dibattito pubblico, la contesa per il dominus mundi, il potere planetario capace di indirizzare il cammino di tutta l’umanità, vede nuovamente protagonisti l’Impero e il Papato». Un’introduzione, quella di Ugo Mattei, che sembra provenire da un libro di storia più che da un saggio sull’attualità. Eppure per il laico e agnostico professore di diritto a Torino e in California, lo scontro fra le due grandi forze che si contendono il dominio sul mondo sono ancora queste. Da un lato l'Impero, al momento trionfante, delle società capitalistiche, smart, tecnottimiste, in mano a leader milionari; dall’altro il Papato che, guidato dall’attuale pontefice Francesco, incarna la rivoluzione al sistema e la speranza di una conversione ecologica dell’umanità. Uno scontro del bene contro il male, dei guelfi contro i ghibellini 3.0.
Due mondi che si incontrano
«Credo sia impossibile restare indifferenti di fronte alla ricchezza, alla coerenza e anche alla bellezza dei testi raccolti in questo libro, scritti da Papa Francesco tra il 2013 – primo anno di pontificato – e il 2017», afferma don Luigi Ciotti nella prefazione al libro. E appare chiara la portata rivoluzionaria degli scritti del Papa: essi trascendono la sola religiosità e diventano manifesto di immediata ricaduta sulla società e sulla politica, intesa come gestione dei beni comuni.
Il libro si compone della selezione di otto documenti e interventi papali sull’uomo, sulla terra, sulla giustizia, ognuno accompagnato da una riflessione, critica e accorata, di uno studioso di beni comuni come Ugo Mattei. «Un percorso inevitabilmente soggettivo, ma anche – insieme – un ponte tra mondi diversi (e i relativi eterogenei protagonisti) che vogliono e possono incontrarsi». Un viaggio corposo che lega insieme l’enciclica Laudato si’ sull’ambiente e la spiritualità ecumenica di Ernst Friedrich; l’esortazione apostolica Evangelii gaudium sulla globalizzazione dell’indifferenza e l’Odio gli indifferenti di Gramsci; il discorso di Francesco sul capitalismo e la società degli scarti all’incontro col movimento dei Focolari e la banalità del male di Hannah Arendt. Un saggio denso di contrasti, due mondi che sembrano distanti ma che si parlano e si compenetrano. Perché quando si parla di beni comuni, tutti siamo coinvolti.
Gli autori
La cura di questo libro è stata affidata a Ugo Mattei, professore di Diritto civile all’Università di Torino e di Diritto internazionale e comparato all’Università della California, Hastings, San Francisco. Teorico e attivista dei beni comuni, presiede il “Comitato per la difesa dei beni pubblici e comuni Stefano Rodotà”. È stato editorialista de il manifesto e collabora con il Fatto Quotidiano.
Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è il 266° pontefice della Chiesa Cattolica e Vescovo di Roma.