Gravi irregolarità e rischi importanti per la salute dei cittadini. È un quadro complesso quello emerso dai controlli portati a termine nella serata di giovedì dall’ASL Napoli 1 Centro con l’intento preciso di garantire la sicurezza alimentare di tutti i prodotti destinati al consumo del pubblico e il rispetto delle norme previste per legge. L’operazione ha visto in campo 14 medici e 18 tecnici della prevenzione ed è stata condotta nelle zone di Monte di Dio e di via Santa Lucia dove sono stati ispezionati 15 ristoranti e una pizzeria. Le donne e gli uomini del Dipartimento di Prevenzione hano erogato 101 prescrizioni, 1 diffida, 10 sanzioni amministrative (per un totale di 17.000 euro). Sono inoltre stati bloccati (in attesa della verifica da parte della competente area veterinaria) alimenti per un totale di 175 kg (40 kg di sughi di carne, 7 kg di carne, 128 kg di preparati gastronomici) ed è stata disposta la sospensione completa di due esercizi commerciali (un ristorante e una pizzeria) ed è stata sospesa l’attività in un altro esercizio commerciale (un ristorante) limitatamente alla preparazione e somministrazione di pesce crudo. «Non siamo mai felici quando i nostri controlli fanno emergere irregolarità così importanti» sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva. «Tuttavia questi sono alimenti che sarebbero finiti nei piatti di cittadini ignari e che avrebbero potuto metterne a rischio la salute, quindi l’idea di aver eliminato il pericolo ci ripaga degli sforzi che portiamo avanti settimana dopo settimana. «Alcuni pensano infatti di poter guadagnare aggirando o ignorando le norme sulla sicurezza alimentare, e così facendo mettono a rischio la salute pubblica e di fatto realizzano una concorrenza sleale nei confronti di quella maggioranza che invece le norme le rispetta. Ringrazio tutte le donne e gli uomini del Dipartimento di Prevenzione, che settimana dopo settimana portano avanti questo ed altri compiti di grande importanza». Un’attività di controllo, quella dell’ASL Napoli 1 Centro, molto apprezzata dai moltissimi commercianti e ristoratori che rispettano le regole e che, proprio per questo, sostengono quest’azione che fa emergere una concorrenza sleale che mina la credibilità di tutti.