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Napoli-Palermo: "Il Napoli cala la manita" di Giovanni Spinazzola

26 Settembre 2024 23:41 —

Il Napoli cala la manita e conquista gli ottavi di Coppa Italia. Una gara mai in discussione, che ha visto gli azzurri partire davvero a mille. Conte ha cambiato 10 giocatori rispetto alla Juventus, superstite il solo Lobotka e sarà certamente soddisfatto delle risposte ricevute dalle cosiddette seconde linee.

Il Napoli è una squadra solida che ha mandato a memoria i concetti indicati da Conte e sembra non vi siano distinzioni tra i titolarissimi e coloro che al momento non sono le prime scelte dell’allenatore. Sugli scudi sicuramente Ngonge: l’esterno belga, dall’arrivo di David Neres, è finito quasi nel dimenticatoio ma non per Conte. E l’ex Verona ha voluto ricordare le sue qualità: doppietta in 10 minuti e gara già in discesa. Ha funzionato eccome il 4-2-3-1 ma soprattutto hanno funzionato gli esterni: a destra Neres è stato imprendibile, pennellando il solito assist (per il gol di Juan Jesus che disputato una buona gara prendendosi l’ennesima rivincita) e timbrando finalmente il cartellino, per il momentaneo 4-0.

Il nuovo modulo varato da Conte ha messo davvero tutti tasselli al posto giusto: vivace anche Spinazzola sulla fascia sinistra mentre una menzione speciale per il doppio play varato da Conte stasera. Lobotka e Gilmour, di un’intelligenza tattica sopraffina, non si sono pestati i piedi. Lo slovacco – capitano per una notte – ha giocato in posizione arretrata, davanti alla difesa, smistando palloni e gioco, mentre lo scozzese ha agito in posizione più avanzata cucendo il gioco con il reparto offensivo. Il resto l’hanno fatto la fame e la voglia dei calciatori di giocare ogni pallone come fosse l’ultimo, di pressare alti che di più non si può, di recuperare la sfera per poi verticalizzare il gioco alla ricerca del gol.

E ne sono arrivati cinque, per una serata di festa rovinata dal solito lancio dei petardi tra le due tifoserie (hanno iniziato quelli del Palermo, hanno naturalmente risposto i partenopei e resta sempre il grande enigma di come facciano ad entrare negli stadi questi fuochi). Alla festa si è poi iscritto anche McTominay, al primo gol azzurro festeggiato come meglio non avrebbe potuto: perfino il “bacia maglia” per un calciatore che è già l’idolo della tifoseria azzurra e si appresta a diventare il colpo dell’anno della Serie A.

Per lo scozzese, in rete al primo pallone toccato, anche una traversa che grida vendetta. Dimentichiamo qualcosa? Ah certo, il solito assist di Lukaku, sempre più decisivo. Prestazione a metà, invece, per Rafa Marin, autore di due passaggi sbagliati che potevano costare cari ma anche per Raspadori e Simeone.

Tanto lavoro per i due ma serve più concretezza in zona gol. Domenica, intanto, arriva il Monza al Maradona, poi il Como prima della sosta. Un doppio appuntamento da non fallire, sei punti da conquistare per poter restare nelle zone nobili della classifica e dar vita ad un altro tipo di discorso per il campionato. D’altronde Conte gioca solo per vincere.

26 Settembre 2024 23:41 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre 2024 23:41
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