Prezioso pareggio del Napoli sul terreno dello Stadio Meazza conquistato sui campioni d’Italia che permette a Di Lorenzo e compagni di restare in vetta alla classifica del campionato prima della sosta delle Nazionali. Una partita molto attesa, densa di tensione mentale vuoi per la brutta sconfitta subìta al Maradona una settimana fa dall’Atalanta, vuoi per il valore dell’avversario e vuoi anche per continuare a guidare la graduatoria del massimo campionato. Sì, è vero che in settimana prima l’allenatore Conte e successivamente il Presidente Aurelio De Laurentiis avevano ribadito che la squadra è in costruzione, che ci vuole tempo per raggiungere alti traguardi e che l’obbiettivo è quello di riconquistare il posto in Champions League, ma è altrettanto vero che restare lassù e guardare tutti gli altri dall’alto verso il basso è motivo d’orgoglio. Conte ha spedito in campo la stessa formazione di queste ultime gare tenendo in panchina Lobotka chiedendo ai suoi di serrare le fila nella trequarti e giocare con molta grinta. Se però qualcuno che non ha visto la partita può pensare che il Napoli si sia difeso strenuamente si sbaglia. Gli azzurri hanno giocato con molta intelligenza ed acume tattico chiudendo i varchi quando l’Inter ha sprigionato le sue offensive distendendosi in avanti con Lukaku che, finalmente, riusciva a non farsi sorprendere dal suo marcatore facendo risalire la squadra. Quello che è mancato in questa fase è stata la lucidità, la prontezza e soprattutto la precisione nei passaggi. Gilmour non è riuscito a dare ordine a centrocampo né a impostare con efficacia la manovra di attacco e in confusione è andato anche Anguissa più positivo in fase difensiva. Quando è entrato Lobotka, al 60’, il Napoli si è fatto più intraprendente e anche più pericoloso soprattutto quando Simeone ha rilevato Lukaku, spentosi nella ripresa, tant’è che proprio l’argentino sul fischio finale ha avuto una ghiottissima occasione per mettere KO i padroni di casa ma l’ha sprecata sparando altissimo. Le impostazioni dettate da Conte hanno avuto seguito nell’impeccabile comportamento della difesa che ha chiuso tutti i varchi al centro dell’area con Rrahmani e soprattutto Buongiorno annullando gli attaccanti interisti resisi pericolosi solo in sporadiche occasioni trovando però Meret pronto a respingerli. Un grintoso Olivera e un attento Di Lorenzo hanno dato manforte ai difensori centrali rendendo la vita difficile ai propri avversari. Il Napoli ha iniziato la partita nel migliore dei modi rendendosi pericoloso con Kvaratskhelia che al 15’ lanciato da Lukaku ha scaldato le mani a Sommer. Passano circa dieci minuti e su calcio d’angolo Rrahmani indirizza verso la porta interista il tiro diventa un assist per McTominay che non fallisce e porta gli azzurri in vantaggio. L’Inter cerca di reagire ma è la squadra di Conte che sfiora il raddoppio al 35’ con Lukaku che ruba il pallone a centrocampo e s’invola verso l’area neroazzurra vede Kvaratskhelia che s’infila nel corridoio giusto e lo serve. Sul pallone interviene alla disperata Acerbi che salva la sua squadra. Lautaro Martinez e compagni non trovano sbocchi e si affidano ai tiri da fuori. Qui va fatto l’unico vero addebito alla difesa napoletana. Si conoscono le qualità di alcuni interisti nella balistica da fuori e sarebbe bastato contrastare Calhanoglu al 42’ per evitargli la prodezza, ma Gilmour, più vicino al turco in quella circostanza, non lo pressa e dal suo piede parte un bolide che Meret può solo toccare ma non impedire che finisca nell’angolino alto dove nessun portiere può mai arrivare. Nella ripresa il Napoli soffre di più le sfuriate dei campioni d’Italia e sono davvero monumentali prima Olivera e successivamente Buongiorno ad evitare che Lautaro Martinez e Thuram facciano danni. Episodio chiave al 71’ quando Dumfries va a terra su contatto in area con Anguissa. L’arbitro fischia senza tentennare il rigore tra le proteste dei partenopei. Il fallo non sembra essere netto ma tant’è. Sul dischetto va Calhanoglu che colpisce il palo. Il Napoli si salva da una colossale beffa e nel finale, come accennato sopra, sfiora addirittura la rete del successo pieno. Sostanzialmente si può dire che la missione è andata in porto con Di Lorenzo e compagni che portano a casa un ottimo punto con una prestazione complessivamente positiva. Certo c’è ancora qualcosa da limare, ma come hanno sostenuto Presidente e allenatore il Napoli è ancora in costruzione e bisogna prenderne atto.