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SPORT

Napoli: "Garcia, storia finita" di Giovanni Spinazzola

12 Novembre 2023 16:18 —

Peggio di così non poteva andare. Cielo plumbeo, pioggia a catinelle che si abbatte sulla città e sul Maradona e squadra ancora più grigia del tempo. Contro la penultima della classifica, dietro c’è solo la Salernitana, si poteva sperare in una partita che riaccendesse animi e sogni di gloria tanto più che finora il Napoli contro le squadre di bassa statura ha sempre avuto la meglio, ed invece… Invece al 91’ Mario Rui, ultimo sostituto di Garcia, è costretto ad uscire dal campo dopo aver subito due falli pesanti lasciando così la squadra in dieci e l’Empoli ne ha immediatamente approfittato con Kovalenko che, libero dalla marcatura del portoghese, in piena area azzurra lascia partire un gran fendente in diagonale a girare su cui Gollini non può opporsi. E’ la rete dell’insperato successo toscano che rianima le proprie speranze di risalita in classifica affossando invece quelle del Napoli. Altro che terzo posto da agguantare superando il Milan reduce dal pareggio contro il Lecce, il vertice si allontana sempre più e la squadra piomba in una crisi dalla quale non si vede la via d’uscita sempre che i vertici societari non decidano di intervenire drasticamente. C’è appena lo spazio per farlo visto che il campionato si ferma per gli impegni della Nazionale prima di infilarsi nel trittico terribile che porterà il Napoli a giocare contro l’Atalanta, il Real Madrid, l’Inter e la Juventus, quindi ora o davvero mai più con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Questo pomeriggio la squadra azzurra, spinta da un Maradona pieno come un uovo, poteva e doveva vincere ed invece è uscita dal campo con una sconfitta pesantissima sul piano del gioco e del morale. Garcia ha schierato inizialmente una formazione rivoluzionata lasciando fuori Natan, Zielinski e Kvaratskhelia, cui si è aggiunto anche Meret infortunatosi nel riscaldamento e inserendo Elmas, Ostigard e Simeone come unica punta con un modulo mai adottato finora (4-2-3-1). Uno schieramento talmente inedito tanto che i giocatori ci hanno capito poco o nulla. Nel reparto difensivo Ostigard e Rrahmani se la sono cavata discretamente ma dal centrocampo in su è stato un disastro. Anguissa e Lobotka tanto per cominciare non sapevano se dedicarsi più alla fase di copertura o a costruire tanto più che l’Empoli, molto coraggiosamente, non si è limitato a chiudersi nella propria area ma anzi in fase di impostazione ha preso in mano la direzione del gioco rendendo tutto più difficile ai centrocampisti azzurri, cui si è aggiunto anche Raspadori. Ma santa pace si è detto, ridetto e straridetto in lingua italiana e anche napoletana con epiteti coloriti, che il ragazzino bolognese soffre a giocare in quella posizione e il tecnico francese che fa? Lo mette lì e il n. 81 ne soffre sbagliando anche qualche appoggio e conclusioni non da lui. Sul fronte offensivo Elmas, impalpabile; Simeone, schierato come unica punta, resta così isolato nella gabbia dei difensori empolesi tanto da dover uscire fuori dall’area per procurarsi qualche pallone giocabile. E’ sfortunato il Cholito al 27’ quando riesce a sorprendere i difensori avversari realizzando un bel goal ma il var lo annulla per un millimetrico fuorigioco. Solo Politano si danna a creare pericoli sulla destra impegnando al 12’ Berisha da lontano con un gran tiro che viene deviato in angolo, svariando al centro e poi sulla sinistra a cercare di offrire assist e bucare la difesa toscana. Dal suo piede e dalla testa di Anguissa poco dopo sono venute le due uniche occasioni da rete del Napoli. Troppo poco. Una superiorità di campo sterile interrotta da una squadra che, come abbiamo detto poco sopra, non si è limitata a difendersi creando anche ben tre azioni pericolose con Cancellieri, che prima sfiora il paolo e poi costringe Gollini ad uscire sui suoi piedi ad evitare il peggio, e Cambiaghi su cui l’estremo difensore azzurro si deve opporre con bravura. Nella ripresa stessa storia fin quando al 54’ Garcia non decide di far entrare Kvaratskhelia e Zielinski, cambiando nuovamente modulo portandolo sul 4-3-3,  ed è il georgiano che fa venire i brividi all’Empoli impegnando Berisha con due azioni personali. Andreozzoli capisce l’antifona e fa entrare due gladiatori che frenano l’esterno sinistro del Napoli troppo solo e non coadiuvato da nessuno visto che nel frattempo Garcia fa uscire Simeone. La squadra è sfilacciata senza armonia si va avanti a sprazzi solo con azioni individuali tra i quali va segnalato la buona prova, la prima forse in questo scorcio di stagione, di Lindstrom che fa scottare le mani a Berisha con un gran tiro da fuori deviato in corner. Nonostante tutto ciò l’occasionissima capita proprio a Kvaratskhelia che si ritrova sui piedi il pallone, solo in area, il tiro su cui però si oppone nuovamente l’estremo difensore dell’Empoli. Forse se il georgiano avesse tirato con più precisione e attenzione avrebbe segnato ma è il chiaro segnale della tensione che Di Lorenzo e compagni stanno vivendo. Passa solo un minuto e in pieno recupero arriva la frittata. Sembra passato un decennio o un secolo ed invece sono trascorsi solo sei mesi da quei bagliori da quelle luci da quello spettacolo che questa squadra, questi giocatori sapevano sapientemente inscenare sui palcoscenici dei campi di calcio italiani ed europei incantando tutti. Forse sarebbe il caso che qualcuno riflettesse. Il primo provvedimento è il silenzio stampa, ma non risolve nulla.

12 Novembre 2023 16:18 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2023 16:18
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