“I dati relativi alle rimozioni forzate delle automobili con i carroattrezzi a Napoli parlano chiaro: ci troviamo di fronte a un vero e proprio flop. D’altronde basta girare per le strade della città per accorgersi del numero spropositato di vetture ferme in sosta vietata, sulle strisce pedonali, davanti agli scivoli per disabili, sulle fermate dei bus di linea. Per non parlare di quelle in sosta nei vicoli del centro storico che spesso ostacolano l’intervento dei mezzi di soccorso e di quelle lasciate ai parcheggiatori abusivi che le parcheggiano nelle aree dei cassonetti dei rifiuti e sui marciapiedi. La sosta selvaggia è un fenomeno in forte ascesa che va combattuto con ogni mezzo in tutta la città. Il servizio di rimozione sembra essere continuo solo in alcuni quartieri come il Vomero, Chiaia, San Lorenzo e Fuorigrotta nei giorni delle partite del Napoli calcio. In tutto il resto della città siamo all’anarchia totale. C‘è bisogno dell’impegno della Polizia Locale su questa priorità anche nelle periferie e in alcune aree del Centro dove non vorrei che alcune dinamiche territoriali legate alla presenza dei clan soprattutto rispetto alla gestione della sosta abusiva ne condizionassero le attività”. Lo ha dichiarato il deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli commentando i dati delle rimozioni auto a Napoli.
“Abbiamo fatto investimenti importanti di uomini e mezzi per rispondere ai requisiti del bando che prevedevano una media di 100 rimozioni al giorno – ha dichiarato Guido Bourelly titolare dell’azienda vincitrice del bando comunale per il servizio rimozione – ma nei fatti ci attestiamo sulle 30 rimozioni al giorno. Con questi numeri e senza un’inversione di tendenza ci troveremo costretti a fare scelte difficili in termini di tagli di personale. Per questo abbiamo chiesto un tavolo di concertazione urgente con il Sindaco e la Polizia Locale affinchè si riesca a far partire questo servizio in tutta la città. Non è pensabile che interi quartieri di periferia come Secondigliano, San Giovanni a Teduccio oppure da quartieri del centro come Stella e Avvocata, non arrivino richieste del servizio. Se continuiamo così ci troveremo di fronte all’ennesimo fallimento con danni ingenti anche alle casse comunali”.