Rapinato, aggredito e poi accoltellato. È accaduto l’altra sera a Quarto, nel napoletano.
Come hanno riferito alcuni residenti che si sono rivolti al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, l’uomo stava rincasando dopo una giornata di lavoro quando è stato avvicinato da sei soggetti incappucciati. I malviventi dopo averlo minacciato lo hanno picchiato selvaggiamente e poi lo hanno ferito con una lama e lo hanno rapinato.
“Non esiste più posto sicuro per i cittadini” - commenta Borrelli -“ogni angolo nasconde una potenziale insidia. Anche la strada di casa, luogo familiare che dovrebbe far sentire le persone tranquille e protette, diventano delle trappole, in alcuni casi mortali. Spesso neanche le proprie quattro mura sono sufficienti a tenere lontano delinquenza e violenza. Quindi dov' è che una persona può sentirsi tutelata e al sicuro?
Le strade non sono abbastanza sorvegliate e pattugliate. C’è carenza di agenti e di sistemi di videosorveglianza, senza tener conto che molto spesso i criminali, anche quando vengono consegnati alla giustizia, si trovano in poco tempo messi in condizione di nuocere nuovamente agli altri.
La ricetta per delle città più sicure poi non è così complicata: più agenti, più presidi di forze dell’ordine, più telecamere e pene più dure. Il Ministro dell’Interno la conosce ma sembra non voglia cimentarsi tra i ‘fornelli’.”