Un episodio singolare ha avuto luogo oggi pomeriggio presso il Carcere di Secondigliano, dove un drone carico di telefoni cellulari destinati ai detenuti è stato intercettato e bloccato dalla ronda di vigilanza esterna della Polizia Penitenziaria. Il dispositivo si è incastrato nei tralicci dell'alta tensione, permettendo così l'intervento tempestivo degli agenti.
L'accaduto sottolinea una volta di più l'importanza delle misure di sicurezza adottate e l'efficacia del lavoro svolto dal personale di Polizia Penitenziaria.
Queste le dichiarazioni dei dirigenti sindacali del Si.N.A.P.Pe
Luigi Vargas, Segretario Generale Aggiunto del Si.N.A.P.Pe, ha dichiarato: "Questo episodio mette in luce non solo le crescenti sfide tecnologiche che il sistema penitenziario deve affrontare, ma anche la prontezza e la dedizione del nostro personale. Gli agenti hanno dimostrato grande professionalità nel rilevare e neutralizzare una minaccia che avrebbe potuto compromettere la sicurezza interna."
Pasquale Gallo, Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe, ha aggiunto: "Esprimiamo il nostro più sentito ringraziamento agli agenti impiegati nel pattugliamento esterno per il loro impegno quotidiano. È fondamentale che il Ministero della Giustizia continui a investire in tecnologie avanzate e in formazione per il personale, al fine di contrastare efficacemente simili tentativi di intrusione. Il Reparto di Polizia Penitenziaria di Secondigliano si conferma ancora una volta un eccellenza per competenza, professionalità e acume investigativo."
Orlando Scocca, Segretario Regionale del Si.N.A.P.Pe, ha concluso: "Questo incidente dimostra quanto sia essenziale il ruolo della vigilanza esterna. La nostra richiesta è che venga ulteriormente rafforzata, con un aumento delle risorse e del personale a disposizione. Solo così potremo garantire la sicurezza dei nostri istituti e prevenire future violazioni."
Il Si.N.A.P.Pe ribadisce il proprio impegno nel sostenere e proteggere i diritti e le condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria, auspicando che episodi come quello avvenuto a Secondigliano siano da monito per ulteriori miglioramenti nel sistema di sicurezza carceraria.