Un disastro, totale ed inatteso. Oddio, le prime avvisaglie c’erano già state contro il Modena in Coppa Italia ma nemmeno il più disfattista dei tifosi si poteva aspettare un fracasso di tale portata. La mano di Conte non c’è ancora ed i tanti tifosi azzurri presenti al Bentegodi hanno piuttosto visto molto da vicino una squadra che sembra la copia perfetta di quella della scorsa stagione, di Garcia, Mazzarri o Calzona fate voi. Di salvabile non c’è niente: a partire dagli uomini in campo che non hanno offerto le prestazioni richieste, con alcune scelte che a posteriori sembrano quantomeno dubbiose. Mazzocchi sulla fascia destra era in perenne difficoltà, Juan Jesus a sinistra anche. Qualche dubbio anche sul cambio Kvara-Raspadori; certo, l’ex Sassuolo è nelle gerarchie il primo uomo da spedire in campo ma Ngonge, che ha più spunti, dribbling ed iniziativa, forse avrebbe fatto di più. Ed il suo ingresso, nello stadio che l’ha consacrato, è apparso tardivo. Un pesce fuor d’acqua, invece, Simeone, colpito da un’involuzione preoccupante. “Mi assumo tutta la responsabilità, è colpa mia” ha detto Conte ai microfoni dei media ed in conferenza stampa. Il tecnico ci ha messo sicuramente del suo; la squadra incompleta è un alibi forte per lui ma che regge poco contro un Verona deputato a lottare per la salvezza (o, verosimilmente, alla retrocessione). L’undici spedito in campo, la stessa squadra vista contro il Modena, avrebbe dovuto superare gli scaligeri quasi con facilità, pur senza centrocampisti di riserva o senza punta. Di certo, però, una cosa appare chiara: servono rinforzi, tutti e subito. I punti persi oggi sono quasi indolori visti gli stop di Inter e Milan; la Juve probabilmente vincerà contro il Como domani e sarà in testa alla classifica ma siamo appena alla prima di campionato. L’arrivo di David Neres ad implementare la trequarti ed a regalare dribbling e fantasia è sicuramente salutato con grande positività ma la prima punta – nella fattispecie Lukaku – appare una priorità non più rinviabile. E servono con grande celerità anche Gilmour e McTominay: Anguissa e Lobotka in campo, i giovani Iaccarino e Coli Saco in panchina a Verona gli unici disponibili oggi, mentre Cajuste è andato all’Ipswich, Gaetano e Folorunsho a Napoli sono in uscita. Va da sé come rinforzi nella linea mediana siano necessari anche per poter cambiare le gare in corso. Capitolo Osimhen: il nigeriano non è stato ancora ceduto ed a questo punto è prioritario torni ad aggregarsi con la squadra. Un calciatore del suo valore è fondamentale per il Napoli: o sarà ceduto in settimana oppure, già a partire con il Bologna, scendi in campo ad onorare quella maglia ed una società che gli versa 10 milioni di euro l’anno sul conto corrente.