Nel pomeriggio odierno, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha partecipato, presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli, all’inaugurazione del nuovo centro di immunologia e all’evento informativo “La neuroimmunologia al servizio della persona, prospettive innovative”.
Il Prefetto ha manifestato grande apprezzamento per l’iniziativa che ha lo scopo di promuovere la ricerca scientifica su una patologia che genera un impatto estremamente disabilitante sulla vita delle persone.
Il Prefetto ha poi ricordato la particolare attenzione che la Prefettura riserva al fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, un tema ormai di attualità a livello nazionale.
A tale riguardo, le Forze dell’ordine sono attivamente impegnate nelle attività di prevenzione e contrasto a tali episodi, intensificando i servizi di controllo e vigilanza in prossimità dei plessi ospedalieri e nelle zone limitrofe.
Inoltre, in seno alle riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si sono svolte sulla questione, sono state condivise apposite linee di intervento e l’attuazione di un piano articolato volto all’incremento dell’uso di dispositivi tecnologici, quali la videosorveglianza e l’installazione di linee telefoniche dedicate punto a punto presso i pronto soccorso e le ambulanze, nonché la formazione degli operatori nella gestione di situazioni critiche con l’utenza.
Il direttore generale del Cardarelli Antonio d'Amore ha evidenziato l'altissima motivazione e l'entusiasmo delle équipe multidisciplinari, composte non soltanto da medici ma da infermieri e operatori sanitari che assistono i pazienti a trecentosessanta gradi, non si trasformino in disillusione. La sanità, pubblica e gratuita, è fatta di donne e uomini che ogni giorno vanno oltre il proprio orario di lavoro e le mansioni del loro ruolo per offrire una risposta alla domanda di salute che proviene dall'utenza campana ed interregionale appropriata e quanto più tempestiva possibile.
Il Direttore d’ Amore ha sottolineato che è un dovere della collettività garantire la sicurezza di chi si prende cura dei pazienti ed è indispensabile che tutte le istituzioni collaborino tra di loro affinché si mettano in campo misure efficaci e specifiche per scongiurare la recrudescenza di fenomeni di questo tipo, anche attraverso interventi legislativi puntuali come il fermo di polizia e la flagranza differita.