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Milan-Napoli: 0-2. "Fuga per la vittoria" di Giovanni Spinazzola

29 Ottobre 2024 23:16 —

Il Napoli sbanca il Meazza superando il primo esame a cui è stato chiamato. Già, perché sapete tutti ormai come i censori fino a ieri avevano storto la bocca e arricciato il naso sul primato in classifica degli azzurri conquistato, a loro dire, sfruttando le partite contro avversarie di bassa classifica, Juventus esclusa. Allora ecco il Milan ad esaminare Di Lorenzo e compagni, detto, fatto, risultato finale 0-2 e tre punti che consentono agli azzurri di allungare in classifica aspettando i risultati delle big avversarie. Una partita difficile, sia per il valore dei rossoneri, sia per le polemiche che hanno attraversato la vigilia con l’annullamento da parte della Lega della gara di Bologna con Scaroni pronto a cacciare un bel di soldi pur di disputarla. Ebbene è stata molto dura per Di Lorenzo e compagni che ancora una volta hanno dimostrato di avere gli attributi lottando con grinta e determinazione. Un match che si è subito messo sui binari giusti per la squadra di Conte. Al 5’ Anguissa lanciava in profondità per Lukaku, il belga ingaggiava una lotta spalla a spalla con il suo marcatore entrava in area e trafiggeva Maignan. Un inizio pirotecnico che gelava il Meazza, lato rossonero, e sprizzava di gioia, lato napoletano. Da questo momento però il Napoli arretrava il suo baricentro lasciando l’iniziativa al Milan con Anguissa che cercava in mezzo al campo di spezzare le trame offensive avversarie. Un film già visto altre volte in questo inizio di campionato che fa riflettere sul modo di giocare di questa squadra. Crediamo ormai che Conte una volta sbloccato il risultato tende ad alzare un bunker difensivo per poi far partire frecce letali. Il Milan ha impiegato poco a piazzarsi nella metà campo partenopea tambureggiando senza fermarsi per tutta la fase centrale dei primi 45’. E’ cominciato un assalto che Buongiorno, Rrahmani, Di Lorenzo, votato a una partita di sacrificio, Olivera hanno respinto battendosi come leoni senza però mai entrare in affanno, coadiuvati da un Gilmour in crescita e da McTominay più efficace in fase difensiva che in quella offensiva.  Visto che in area non c’era trippa per gatti, la squadra di Fonseca ha tentato la strada del tiro da fuori con Musah ed Emerson sfiorando il palo di Meret. Paradossalmente il Milan ha sfiorato il pareggio solo in due occasioni provocati prima da un errore di impostazione di Di Lorenzo e successivamente da un errore di Buongiorno (prima steccata in questo inizio di campionato) con un appoggio sbagliato in piena area azzurra liberando Musah davanti alla porta. In entrambe le situazioni ci ha pensato Meret a tirare la saracinesca neutralizzandone i tentativi. Quando i rossoneri hanno cominciato ad accusare un po' la stanchezza il Napoli ha ricominciato a farsi pericoloso. Al 36’ Politano ha sfiorato il palo con un gran fendente, due minuti dopo McTominay si è prodotto anche lui con una conclusione da fuori e al 43’ ecco la botta definitiva. Kvaratskhelia riceveva palla sulla fascia si accentrava e benchè fosse controllato da un avversario dal limite faceva partire un bolide che s’infilava alle spalle di Maignan. Nella ripresa i rossoneri riuscivano subito a trovare il modo di bucare il bunker napoletano con Morata che di testa su angolo eludeva Buongiorno e infilava Meret.  Interveniva il Var e annullava la segnatura per fuorigioco netto dello spagnolo. Superato il brivido ricominciava il tran tran visto nella prima frazione di gioco ma vere occasioni i padroni di casa non riuscivano a crearne. Fonseca mosso dalla disperazione inseriva contemporaneamente anche Leao e Pulisic. Il portoghese qualche grattacapo lo creava con la sua velocità a Di Lorenzo e Conte immediatamente lo stoppava facendo entrare Mazzocchi al posto dell’esausto Politano. Bravo il ragazzo napoletano a dare una mano al capitano frenando la verve dell’avversario che si rendeva pericoloso solo all’83’ quando riusciva a penetrare in area lasciando partire un gran tiro su cui però ancora una volta si opponeva Meret. E’ stato l’ultimo sussulto. Al fischio finale gioia e tripudio, tre punti conquistati con un ardore, sacrificio, tenacia, temperamento, gran spirito di squadra. Il primo esame è stato superato, ne sono in arrivo altri ma questo successo oltre che portare beneficio alla classifica fa crescere l’autostima in questi ragazzi che è un elemento importante se si vogliono raggiungere determinati traguardi.

 

29 Ottobre 2024 23:16 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre 2024 23:16
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