«Tutta questa querelle sulla “classifica” realizzata sulla base dei dati Agenas finisce col gettare discredito sulla categoria medica, quando invece occorrerebbe ricordarsi in che condizioni le donne e gli uomini della sanità campana sono costretti a lavorare dopo anni di blocco del turnover, commissariamento e carenze di ogni genere». Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, stigmatizza lo scontro istituzionale nato sulla scorta dei dati di performance pubblicati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Un commento, quello di Zuccarelli, che si tiene ben distante dall’assegnare meriti o demeriti di carattere politico, ma che guarda solo ed esclusivamente al discredito che vicende come questa gettano sulla professionalità dei medici che nel contesto regionale lavorano ogni giorno. «Classifiche e graduatorie, stilate ed analizzate in modo superficiale, non hanno alcun senso – ricorda il leader dei medici di Napoli – la nostra è una regione che per più di un decennio è stata privata di ogni possibilità di crescita e di rilancio, nonostante questo, migliaia di medici non hanno mai smesso di lavorare con passione e dedizione, assicurando i LEA e garantendo eccellenze che ci vengono riconosciute a livello internazionale. Non è tollerabile, insomma, che questi dati Agenas – gettati così senza alcuna analisi di contesto, siano una mortificazione per professionisti che gettano ogni giorno il cuore oltre l’ostacolo».